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Castello di Rezzo

  • Castello di Rezzo

  • L’attuale castello, sito vicino alla Chiesa parrocchiale, luogo da cui domina tutta la valle della Giara, fu costruito sul finire del XVII sec dopo l’attacco dei Savoia al precedente castello del XII sec.di cui rimangono solo alcuni resti delle mura.

NEC SILENTIO
TRANSEUNDA

A pianta quadrangolare, il castello è dotato di quattro garitte di avvistamento e guardia in corrispondenza degli angoli al primo piano.
Circondato da un fossato difensivo, il ponte levatoio originale è stato sostituito da una scalinata in pietra.

Il portale in ardesia reca la scritta
“NEC SILENTIO TRANSEUNDA”: nessuno poteva accedere alla residenza senza conoscere la parola d’ordine.

Oltre il portone si apre un vestibolo decorato da medaglioni, stemmi e ritratti degli Aleramo, fra i signori più antichi del castello.

Tutte le sale del palazzo hanno mantenuto nel corso dei secoli un’autenticità pressoché intatta.
Tra gli spazi degni di nota si ricordi la stanza che ospitò San Leonardo di Porto Maurizio e le antiche prigioni.

Nelle cantine del castello riposa
il “Metodo Classico” Deperi di uva Pigato.
Alla base del castello sono stati impiantati vigneti di Ormeasco, il cui vitigno fu storicamente imposto a Rezzo dai Marchesi sul finire del 1200.

L’edificio rappresenta ancora oggi uno dei più importanti esempi liguri di palazzo-fortezza, insignito del primo premio “La Cervara” nel 2018 come miglior restauro conservativo della Liguria.

Un misterioso passato tra storia e leggenda avvolge Rezzo e il suo castello.

Si narra che Adelasia, figlia dell’Imperatore Ottone I di Sassonia, fuggita per amore con lo scudiero Aleramo,
avesse trovato rifugio in Liguria fondando l’insediamento di Alaxia (l’odierna Alassio).

Diventati carbonai, i due fuggiaschi diedero vita alla stirpe degli Aleramici, da cui discesero i Clavesana che per lungo tempo governarono sul territorio di Rezzo.